Scuola di Alpinismo "Nino della Bosca"

Club Alpino Italiano - Sezione di Malnate

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Scuola di Alpinismo "Nino della Bosca" - C.A.I. -Sezione di Malnate - Relazioni Vie in Roccia - Trentino Alto Adige

Gruppo del Catinaccio - Croda di re Laurino - via Castelli di sabbia sulle spiagge di re Laurino, V+

LOCALITA’ DI PARTENZA Passo Nigra, Tires
QUOTA ATTACCO 2500
QUOTA ARRIVO 2819
ESPOSIZIONE N-N-W
TIPO DI ROCCIA Calcare
PERIODO CONSIGLIATO Estate
RIFUGIO D’APPOGGIO Rifugio Fronza
PRIMI SALITORI M.Maceri e C. estate 1994
DIFFICOLTA’ V+, TD+
SVILUPPO DIFFICOLTA’ 380 m
TEMPO DI SALITA 1h15 al rifugio; 50 min l'attacco; 4/5h la via
TEMPO DISCESA 1h30
ATTREZZATURA e CHIODATURA La chiodatura è sufficiente, da integrare nuts o friends se si vuole proteggersi bene. Si consiglia di portare nuts medio piccoli e friends medi sino al 3B.D. se si vuole proteggersi bene, soste attrezzate per le calate in doppia. 

 

VALUTAZIONE ITINERARIO Itinerario recente che merita di essere scalato come le altre vie classiche della zona.
La parete rimane in ombra tutto il giorno, per cui si consiglia di non attaccare in giornate fredde o troppo presto al mattino. Scalata mai estrema ma impegnativa, valutazione d’insieme TD+.
ACCESSO e AVVICINAMENTO Accesso: dall’uscita dell’autostrada Bolzano Nord prendere le indicazioni per la Val D’Ega, salire sino a Nova Ponente, proseguire sino al bivio posto tra il Passo Costalunga ed il Nigra. Seguire le indicazioni Passo Nigra, sino alla seggiovia “Re Laurin” posta sul lato destro della strada nelle vicinanze della Malga Frommel, sul lato sinistro ampio parcheggio. Da qui si deve salire al Rif. Fronza 2337m, o direttamente con la seggiovia, oppure in 1.15h per comodo sentiero o mulattiera. 
Attacco: dal rifugio Fronza prendere il sentiero poco evidente e franoso, che passa orizzontalmente sotto la fascia di rocce esso soprastante, che porta al diedro “Rossi”. Oltrepassare lo zoccolo basale e proseguire per il ghiaione oltrepassando  un grosso blocco appoggiato alla parete (ad inizio stagione piccolo nevaietto), arrivare così all’attacco sotto l’evidente pilastro bianco che delimita la via in prossimità di un diedrino strapiombante I° tiro. (50 min. dal rifugio).
RELAZIONE ITINERARIO I° tiro:    Salire delle fessurine poste a dx. del diedro strapiombante, dopo 10 m traversare a sx. Aggirare uno spigoletto e proseguire sino alla sosta V+( 1pa. VI), 6ch. 20m. (2 ch. Fermata)

II° tiro:    Salire diritti nel diedro (blocchetto incastrato) V+, poi entrare nel camino e seguirlo sino a dove strapiomba, uscire a destra più facile per poi spostarsi a sx. ed arrivare alla sosta 45m, IV/V. (2ch fermata).

III° tiro.    Salire a sx. per il camino canale sino ad arrivare alla sosta posta dopo la piccola cengia 50m III/IV°. (2ch fermata).

IV° tiro:    Proseguire diritti per placca poi obliquare a sx. sino ad arrivare alla sosta posta sotto        un diedro, con un traverso delicato 30m V+ , 4ch. (2ch di fermata).

V° tiro:    Salire il diedro sovrastante sino alla sosta 4 chiodi V con passi di V+, 40m. (3ch. fermata.

VI° tiro    scendere 2m a sx. nell’incavo e traversare a sx., poi salire diritti 2ch. vicini, poi sino alla sosta 1ch. sempre posta sulla sx. sotto un diedrino strapiombante 15m V+ (3ch. Fermata). Bel tiro molto “scenico”

VII° tiro:    Proseguire diritti sopra la sosta per un piccolo diedro strapiombante, poi aggirare il bordo dx. V+ 1ch., poi per placca sino alla sosta posta un po a sx. sotto uno strapiombo V, 1ch, 35m.(3ch. Fermata).

VIII° tiro:    andare a dx. ed entrare in un diedrino 3ch.  V-IV-, poi spostarsi a dx. 1ch. V e salire alla sosta posta sotto un pilastrino giallo 25m.(1spit e 1ch. Fermata).

IX° tiro:    passare a dx. lo strapiombino sopra la sosta V+ 1ch., poi diritti per fessure lisce V+ 1pa. VI 1ch. Sino alla sosta seguente posta in una picchietta (3ch. Fermata)

X° tiro.    Entrare a sx. in una serie di caminetti lisci e un po’ viscidi V/V+ sino alla sosta 40m 3ch. Fermata). Si può proseguire a sx.per altri 60m. su rocce facili in un canale, ma noi abbiamo preferito scendere da qui, per evitare cadute di sassi recuperando le doppie. 
DISCESA Si effettua sulla linea del pilastro di rocce bianche, sulla linea della sosta con lo spit, sino alla cengia; poi si prosegue come per la salita. Fare molta attenzione alle due doppie dopo la cengia per la caduta di sasi e la possibilità d’incastro del nodo.

 

NOTE -
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI -
DATA RELAZIONE luglio 2011
RELAZIONE Bert

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